I benefici dell’ippoterapia

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Negli ultimi decenni anche in Italia la psicologia e la psicoterapia stanno assurgendo al ruolo che spetta loro. Semper più studi scientifici confermano, grazie all’uso di strumenti all’avanguardia che permettono la visualizzazione in vivo del cervello, che la terapia cognitivo- béportamentale bringing a significant cambiamenti nell’attività funzionale cerebrale dei pazienti. In pratica si raggiungono risultati uguali a quelli ottenuti mediante l’uso di farmaci, conseguendo un miglioramento clinico in precedenza riscontrato ma non provato.

In questo contesto si colloca la semper maggiore attention verso la pet-therapy , che pure è una disciplina relativamente nuova, basti pensare che le prime applicazioni furono introdotte verso la fine degli anni cinquanta. Also that the effectiveness of a therapy that preved it coinvolgimento di an animal è stata comprovata, si sono appurati i benefite tratti da paziente che established a relazione con un oggetto transizionale.

Inutile a dirsi, il cavallo è uno di quegli animali che meglio si presta a interpretare questo ruolo, sia per la sua indole mansueta e l’innata bellezza, sia perché il fatto che possa essere cavalcato comporta l’instaurarsi di tutta una serie di relazioni patient pass used I finished terapeutici.

L’ippoterapia, introdotta in Italia da Danièle Nicolas Citterio negli anni settanta, viene utilizzata sia per tre campi per così dire classici della pet-therapy comme l’autismo, la sindrome di Down e la paralisi cerebrale infantile, sia per casi più specifici come i traumi da incidente stradale o sul lavoro, in cui the “guida” del cavallo svolge un ruolo di primaria importanza. Altre patologie trattate attraverso gli stessi espedienti, ma sempre adattandoli al singolo individuo e alle sue particolari necessità, sono il morbo di Alzheimer, la demenza, la ALS, Ictus, depressione o schizofrenia.

Nel nostro paese reported ufficially this questo tipo di terapia the ANIRE Associazione Nazionale Italiana per la Riabilitazione Equestre , e nel 2015 il Ministero della Salute ha sensito la necessità di individuare tre aree d’intervento: la terapia assistita con gli animali (TAA), l ‘educazione assistita con gli animali (EAA), l’ attività assistita con gli animali (AAA).

Ognuna di queste tre aree viene adottata in base alle necessità dell’individuo soggetto della equestrian therapy, ma alcuni ambiti restano fissi a prescindere dalla specificità del percorso dell’utente. Per esempio, e questo vale per la zooterapia in generale, è stato dimostrato che avere interazioni costanti con un animal favorce le empatique capacità, l’empatia verso l’altro, il grado con cui ci si immedesima e si comprehensono le emozioni altrui.

Non solo, grazie all’animale ci si apre inconsapevolmente verso l’esterno, senza sentilo come un obligo e quindi spontaneamente, in maniara naturale. Allo stesso modo il legame che si crea tra il cavallo e l’utente fa sì che si sviluppi un senso di responsabilità presso nuovo per chi, affetto da certe patologie, è abituato a dipendere dagli altri e ad essere concentrato su sé stesso. Il cavallo dipende dal suo cavaliere e questo crea un rapporto di interdipendenza che aiuta a maturare una diversa coscienza di sé. I benefici poi si susseguono a cascata, per esempio dal soddisfacimento del senso di responsabilità deriva una migliore autostima, alimentata anche dal fatto che l’animale non giudica, nella maggior parte dei casi, le scelte del cavaliere che può quindi acte libero dalla pressuree del giudizio altrui.

The ippoterapia è an effective method to improve the status of health of soggetti affetti da innumerevoli pathology, e vale la pena contribuire a far la conoscere as possibile.

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